Ben 1,2 milioni di chilometri. È questa la distanza percorsa da Giovanni Lau, un ingegnere siciliano, a bordo di due Mitsubishi Pajero: la prima, immatricolata nel 2002, ne ha macinati ben 650 mila prima della demolizione; l’altra, acquistata nel 2011, ha all’attivo più di mezzo milione di chilometri e ancora oggi dà grandi soddisfazioni al suo proprietario.
Prima dello tsunami. L’attuale Pajero, la 3.2 DID Metal Top da 200 CV visibile nelle foto, è stata consegnata al lettore nella primavera del 2011, proprio quando l’industria automobilistica giapponese veniva messa in crisi dal terremoto della regione di Tohoku, tristemente noto anche per lo tsunami che causò il disastro nucleare di Fukushima: "L’auto fu imbarcata per l’esportazione pochi giorni prima della catastrofe, altrimenti avrei dovuto aspettare molti mesi per la consegna".
Piena soddisfazione. Ancor più del precedente esemplare, l’ingegnere siciliano si ritiene molto soddisfatto della sua attuale fuoristrada, scelta per raggiungere cave e cantieri anche ad altitudini piuttosto elevate, come quelle delle Madonie, con percorrenze fino a 60 mila chilometri ogni anno. Per questo, l’auto viene tagliandata ogni tre mesi, più o meno a intervalli di 15 mila chilometri, sempre adottando ricambi originali.
Scelta difficile. D’altra parte, "manutenzione e piede pulito" sono la ricetta che il nostro lettore della provincia di Catania ha sempre adottato per garantire longevità alla sua auto, da lui impiegata anche per attività di volontariato con l’Ordine di Malta. Un’auto che, prima o poi, dovrà cambiare. Ma i dubbi non mancano: "La Pajero è fuori produzione e ora non so cosa comprare".
Fonte: www.quattroruote.it